Il Territorio
La conca di Ballabio si trova al cospetto delle creste rosate della Grignetta.
E’ citata nei Promessi Sposi per la discesa dei Lanzichenecchi che portarono la peste in Valsassina, a Lecco e a Milano. Questi guerriglieri, disse Manzoni, dopo Colico sostarono a Bellano e di lì salendo per la valle del Pioverna si diffusero in Valsassina. E’ all’inizio del ventinovesimo capitolo che troviamo un preciso richiamo a questo paese: ”…vengono, sono trenta, sono quaranta, sono cinquanta…hanno messo a fuoco Primaluna, disertano, …Pasturo, Barzio, si sono veduti a Ballabio, domani son qui ( a Lecco)”.
E’ composta da due nuclei che un tempo erano comuni separati, uno inferiore ed uno superiore.
Nel paese superiore si trova la chiesa della Beata Vergine Assunta. Presenta una semplice facciata a salienti con protiro davanti al portone centrale. La chiesa risale al Settecento.
Si ammirano anche una serie di caseforti del XV e XVI secolo, utilizzate per custodire i prodotti agricoli, ma anche per la difesa, che guardano la Val Grande.
Dalla chiesa prende avvio una strada che sale al Piano dei Resinelli, vasta conca ai piedi della Grignetta. Un tempo era zona di pascoli e venne a punteggiarsi di roccoli per la caccia alla fine del secolo scorso, diventando poi popolata di case, ville, ristoranti, camping e rifugi.
Nel paese inferiore si possono ammirare molte ville eclettiche e liberty.
Vi si trova la chiesa di San Lorenzo, in stile gotico.
Da qui si può passeggiare verso il verdissimo monte Melma o alla cascata di Bondo sul monte Due Mani.
A dieci minuti di macchina Barzio
Nel centro della cittadina si trova la chiesa di Sant’Alessandro. Al suo interno si ammira la tela della Decollazione del Battista di Stefano Montalto delle seconda metà del Seicento.
Si trova anche il museo dello scultore Medardo Rosso.
Importante esponente dell’Impressionismo, nato nel 1858 e morto nel 1928.
Si trova nell’ex oratorio di San Giovanni Battista ed è visibile su prenotazione.
A dieci minuti di macchina Pasturo
Esercitò un tempo il controllo della valle e per questo conserva un nucleo antico con suggestive dimore loggiate. E’ citato nei Promessi sposi come paese di origine di Agnese, madre di Lucia.
Santuario della Madonna della Cintura. Risalente al Seicento, dopo una miracolosa apparizione della Madonna la chiesa fu trasformata in Santuario. Conserva pregevoli stucchi nel presbiterio di Giovanni Domenico Aliprandi datatati 1670- 1673 e l’ultima opera di Aloisio Reali ovvero una tela con Immacolata e Santi. Sull’altare si trova una tela raffigurante la Madonna della Cintura con Sant’Agostino e San Rocco.
La chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio.
Risale al XII secolo. E’ citata come costruita nel 1343.
Qui si trovano numerose tele di Luigi Reali, pittore molto attivo in Valsassina intorno alla metà del XVII secolo, come il Battesimo di Sant’Eusebio e Santa Restituita presenta i figli al Papa.
La rocca di Baiedo
Nell’omonima frazione.
E’ un massiccio di calcare che determina un restringimento della Valsassina. In epoca medievale era sede di un castello fortificato che controllava i transiti. La prima testimonianza è del 975. A partire dal XII secolo passa sotto i Della Torre e poi nel 1355 sotto i Visconti. Fu disegnato da Leonardo da Vinci che visitò la valle nel Codice Atlantico. Fu quasi completamente distrutto nel 1513, oggi ne restano solo rovine.